I vitigni più comuni sono: Grillo, Catarratto, Grecanico, Inzolia, Trebbiano, Damaschino, Frappato. Viene prodotto essenzialmente Marsala, che è la D.O.C. riconosciuta per questa zona.
La D.O.C. Marsala copre l’intero territorio della provincia di Trapani, eccetto i comuni di Alcamo, Favignana e Pantelleria. Le uve utilizzate per la produzione del Marsala sono: Grillo, Catarratto, Inzolia e Damaschino, fra quelle a bacca bianca; Pignatello calabrese, Nerello mascalese e Nero d’Avola, fra quelle a bacca rossa, con possibilità di aggiunta di alcool etilico o acquavite di vino e di mosto cotto, concentrato o fresco. La coltivazione è quella tradizionale ad alberello, verticale, a potatura corta per consentire la massima penetrazione del sole.
LE TIPOLOGIE DEL MARSALA
II Disciplinare del Marsala ne prevede cinque tipi, in base alla durata dell’affinamento in botte.
Marsala Fine
Un anno di invecchiamento, alcool superiore a 17 gradi. Può essere ambra, oro o rubino.
Marsala Superiore
Due anni di invecchiamento in recipienti di legno, gradazione alcolica superiore a 18 gradi. Può essere ambra, oro o rubino. Profumo intenso e persistente, gusto amabile e corposo.
Marsala Superiore Riserva
Quattro anni di invecchiamento in recipienti di legno, gradazione alcolica superiore a 18 gradi.
Marsala Vergine Soleras
Cinque anni di invecchiamento in recipienti di legno, vietato l’impiego di mosti cotti o concentrati; secchissimo, gradazione alcolica superiore a 18 gradi commercializzabile solo in bottiglia. Colore bruno carico ma limpido, profumo e gusto pieni e avvolgenti.
Marsala Vergine Soleras Stravecchio
Marsala Vergine Soleras Riserva
Requisiti minimi come il Soleras e un invecchiamento di almeno dieci anni in contenitori di legno. Il Marsala può essere secco, semisecco e dolce, a seconda della quantità di zuccheri.