Strada del Vino di Marsala

itinerario 1

Storia e archeologia

I segni del passato si ritrovano nelle bellezze artistiche e culturali di questa “splendidissima civitas” – come la chiamò Cicerone, che di Marsala fu questore nel 75 a.C. – e affiorano ancora oggi in ogni angolo della città.

IN CENTRO

Uno sguardo alla mappa del centro storico vi aiuta ad individuare, tra un’azienda e l’altra, i luoghi da visitare e il percorso da seguire. Per comodità vi suggeriamo di partire da piazza della Vittoria. Qui si affaccia Porta Nuova che guarda all’area archeologica, con i mosaici dell’Insula romana; al Baglio Anselmi, con la nave punica; alla chiesetta di San Giovanni con la grotta della Sibilla. Il Decumano Massimo, scoperto di recente, vi accompagna nella passeggiata fino al mare.

L’antica Lilybeo rivive nei viali di questo parco, ma anche nei palazzi, nelle chiese, nei musei che s’incontrano al di là della Porta, lungo il Cassaro.

Il convento del Carmine, oggi sede della pinacoteca comunale, conserva l’atmosfera mistica d’un tempo. Tappe d’obbligo sono la piazzetta Purgatorio, con la fontana barocca; il Complesso San Pietro col museo civico, nel quartiere ebraico; piazza Loggia, con il Palazzo VII Aprile e la chiesa Madre.

Via Garibaldi, memoria del Risorgimento, supera il museo degli arazzi fiamminghi; costeggia il Municipio e il mercato del pesce, nel quartiere militare spagnolo.

Antico e moderno si rincorrono lungo le vie del centro.

FUORI DALLE PORTE

Da Porta Mazara, l’odierna piazza Matteotti, l’itinerario prosegue lungo la via Roma e le stradine laterali fino a piazza Caprera, uno dei principali punti di accesso alla città.

La Fontana del Vino, del maestro Salvatore Fiume, simboleggia con l’asino e la baccante la generosità di una terra vocata all’agricoltura.

Corso Calatafimi, superato il passaggio a livello, passa accanto alla chiesa di San Francesco di Paola. John Woodhouse, nel ‘700, adibì a bottaia tre magazzini inutilizzati del vecchio convento e vi impiantò un alambicco per produrre acquavite.